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Impianto idraulico: com’è fatto e quando occorre intervenire

La ristrutturazione di un impianto idraulico è un’operazione estremamente delicata che richiede l’intervento di un esperto del settore. Si potrebbe pensare che la sostituzione di un tubo del bagno o del collegamento di una lavastoviglie non abbiano impatto sull’intera casa, ma purtroppo non è così.

L’impianto idraulico comprende tutte le parti che gestiscono la fornitura e lo smaltimento dell’acqua all’interno dell’edificio, e tutte queste parti sono connesse tra loro. Perciò, intervenendo maldestramente anche in un solo punto, si rischia di compromettere l’intero impianto e affrontare costi di ristrutturazione ben maggiori di quelli previsti.

In questa guida vedremo come è composto un impianto idraulico domestico.

Struttura dell’impianto idraulico: cos’è e come funziona?

Prima di pensare agli eventuali interventi di ristrutturazione dell’impianto idraulico è importante conoscerne la sua struttura di base. Avere una conoscenza generale può aiutare a capire quali sono le criticità del proprio impianto e se è necessario intervenire o meno.

L’impianto idraulico parte dal contatore, che si trova all’interno dell’abitazione o più spesso all’esterno. Da qui, parte un tubo di adduzione, al quale è collegata una chiave di arresto, che permette di interrompere l’acqua in tutto il circuito. Dal rubinetto principale, partono due tubi: uno che va verso il sistema di riscaldamento dell’acqua, come ad esempio la caldaia, e l’altro che va ai terminali, come rubinetti e docce.

La conduttura che va verso il sistema di riscaldamento può dividersi in due parti: una parte (opzionale) ricircola e serve per scaldare gli ambienti, mentre l’altra parte è indirizzata ai terminali quando viene aperto il rubinetto dell’acqua calda. La rete di scarico, invece, canalizza l’acqua ai punti di raccolta.

Conoscere la struttura dell’impianto idraulico è importante per richiedere un preventivo. Potrebbe essere necessario rifare completamente l’impianto o solo alcune parti: ad esempio adattarlo a una nuova suddivisione degli spazi o predisporre carico e scarico per l’installazione di elettrodomestici come la lavatrice o la lavastoviglie.

Schema impianto idraulico: fondamentale per intervenire

Valutare il tipo di materiale con cui sono state realizzate le tubature è importante per evitare di dover rifare i lavori a breve termine. Richiedere un sopralluogo può aiutare ad individuare eventuali criticità e la necessità di intervenire e capire ad esempio, lo stato delle tubature: se sono molto vecchie è meglio sostituirle subito, rispetto a fare lavori parziali, per poi trovarsi di fronte a problemi più grandi dopo pochi anni.

Il bagno è sicuramente la stanza più critica quando si lavora sull’impianto idraulico e quella che può incidere maggiormente sul costo dell’intervento. Tuttavia, anche la cucina e la lavanderia sono ambienti in cui un buon impianto idraulico è essenziale.

Come individuare le criticità?

Oltre al fattore anagrafico dell’impianto (fino ad una 30ina di anni fa i tubi non venivano isolati e questo potrebbe tradursi in una dispersione di calore e, quindi, di denaro), altri segnali spia sono:

  • segni di danneggiamento al rivestimento del bagno
  • presenza di chiazze di umidità
  • guasti frequenti
  • fuoriuscita da un rubinetto di acqua sporca o troppo calcarea
  • consumi di acqua elevati, spie di perdite occulte

In tutti questi casi sarà necessario un sopralluogo e, spesso, sarà necessario il rifacimento dell’intero impianto o di una sua parte.

Un impianto idraulico realizzato a regola d’arte, dai professionisti del settore come Global Società Cooperativa Sociale, garantisce l’azzeramento di sprechi di acqua (e di denaro) futuri, annullando l’eventualità di imprevisti che richiederebbero la costosa rottura dei pavimenti, posati magari da pochi anni.

 

 

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Ristrutturare casa: 10 consigli utili prima di iniziare i lavori

La ristrutturazione di una casa può essere un lavoro complesso, soggetto a molteplici e imprevisti, limiti di budget e criticità non preventivate.

Uno dei primi problemi è senza dubbio il fattore economico: il costo di ristrutturazione completa non può essere stimato senza un sopralluogo che valuti preventivamente lo stato in cui si trova l’abitazione, ipotizzando il costo della manodopera, i materiali da utilizzare e, naturalmente, gli eventuali imprevisti. Gran parte dei contrattempi possono comunque essere evitati con una buona pianificazione iniziale e con una serie di suggerimenti che vogliamo condividere con voi.

1) Definisci un budget alla tua portata

Non è semplice destreggiarsi tra l’idea di realizzare la casa dei tuoi sogni e il budget realistico che puoi assegnare al progetto di ristrutturazione. Questo è il motivo per cui è fondamentale avere in mano un preventivo preciso e dettagliato. Quando ci si rivolge ad un’impresa si può definire in anticipo il budget in modo da ottenere un preventivo di materiali e manodopera che rientri nella nostra possibilità di spesa, senza sorprese.

2) Definisci a cosa puoi o non puoi rinunciare

Ancor prima della progettazione e dell’inizio dei lavori, si passa per una fase importante in cui spesso bisogna fare delle scelte complicate. Bisogna infatti aver ben chiaro, fin da subito, ciò che è irrinunciabile e ciò di cui puoi fare a meno, soprattutto se ci accorgiamo di sforare con il budget.  Ad esempio, se non si dispone di un budget elevato, si può pensare di risparmiare rinunciando ad alcune finiture che possono essere realizzate in seguito senza stravolgere il progetto iniziale.

3) Valuta bene le condizioni di partenza della casa

Le condizioni iniziali di una casa da ristrutturare possono incidere notevolmente sul budget. Potrebbe essere in ottime condizioni o con gli impianti recenti, e la spesa potrebbe essere contenuta. Altre volte potrebbero essere indispensabili delle modifiche più sostanziali, ad esempio il rifacimento degli impianti o lo spostamento delle pareti interne, che possono ripercuotersi sui costi finali.

4) Visualizza subito il risultato della ristrutturazione

Prima di iniziare i lavori è bene avere chiare le scelte che si andranno a fare, a partire dai materiali (ad esempio, piastrelle, tipo di intonaco, sanitari, impianti di riscaldamento, etc). Scelte diverse comportano fluttuazioni importanti di prezzo, per differenze nella posa o nell’installazione, o semplicemente per il diverso costo di mercato. Se non si hanno le idee chiare, una ricerca sul web su siti di interior design o sui social network potranno dare idee ed essere fonte di ispirazione per “visualizzare” i risultati dei lavori, ancora prima di cominciare.

5) Ristrutturazione del bagno, attenzione ai costi

La ristrutturazione dei bagni può essere molto costosa, se riguarda anche pianelle e impianti, oppure più contenuta se coinvolge solo la sostituzione dei sanitari. Il prezzo inoltre dipende dal tipo di finiture e dai materiali edili da acquistare. Prima di scegliere,  sulle azioni che si compiono nella vita quotidiana e sulle proprie abitudini. Secondo un sondaggio il 70% degli italiani torna a casa più volentieri e con piacere dopo aver ristrutturato il bagno.

6) Illuminazione e impianto elettrico

Se si devono sostituire i vecchi impianti elettrici è bene studiare dove realizzare i punti luce in base alla nuova distribuzione degli ambienti. Prima di procedere con la ristrutturazione, oltre alla progettazione dell’impianto elettrico (prevedendo l’esatta locazione di tutte le prese e degli interruttori) può essere realizzato un apposito progetto illuminotecnico, utilissimo per avere una perfetta illuminazione in tutte le stanze della casa.

7) Preparati ai disagi abitativi durante la ristrutturazione

Se si decide di continuare a vivere nella casa che si sta ristrutturando (e se la logistica lo consente), l’esperienza sarà spesso complicata: rumori, polvere e imprevisti saranno all’ordine del giorno. Occorre armarsi di pazienza! Se invece la casa non è agibile,  sarà necessario traslocare per tutto il tempo dei lavori: bisogna mettere a budget anche gli eventuali costi di trasloco/affitto per tutto il tempo necessario!

8) Cerca una ditta affidabile

Non sempre è facile, ma il consiglio è quello di verificare sempre le credenziali dell’impresa che eseguirà i lavori. A parte il passaparola e le recensioni di amici e partenti, si dovrebbe verificare l’affidabilità e le certificazioni della ditta edile a cui daremo i nostri soldi. Altrettanto importante è affidarsi ad un’impresa che capisca le tue esigenze e sappia ascoltare e proporre soluzioni personalizzate. Indispensabile, dunque, un colloquio con il responsabile dell’azienda prima di sottoscrivere qualsiasi impegno contrattuale.

9) Evita il fai da te

Anche se siamo circondati da trasmissioni che parlano di arredo e ristrutturazioni a basso costo con il fai da te, è difficile, se non impossibile, per i non addetti ai lavori, realizzare lavorazioni complesse in sicurezza. Meglio concentrarsi su piccoli interventi che si possono realisticamente fare per risparmiare, ad esempio la pitturazione delle pareti, se si ha esperienza con pennelli, rulli e vernici. Anche questo lavoro però può essere un’impresa impossibile se la casa è molto grande o ha soffitti alti e punti difficili da raggiungere senza le attrezzature adatte. Si potrebbero risparmiare parecchi soldi facendo dei lavori in autonomia, ma siamo sicuri di essere in grado? Se non si è convinti al 100%, è meglio evitare e affidarsi a dei professionisti.

10) Ottimismo e pazienza

Durante le settimane che coinvolgono una ristrutturazione, non tutto andrà esattamente come lo si era immaginato. Gli imprevisti e le frustrazioni sono dietro l’angolo, ma nessun problema è irrisolvibile. Bisogna, per quanto possibile, orientarsi al problem solving.

 

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Come ristrutturare il camino: idee e consigli per l’angolo più romantico della casa

Il camino negli ultimi anni si è trasformato in un vero e proprio elemento d’arredo in grado di dare stile e personalità alla stanza in cui si trova. Utile per riscaldare una stanza (o una casa, con l’ausilio di una caldaia), laddove è utilizzato quotidianamente diventa il centro della vita familiare e perché no, teatro delle migliori grigliate casalinghe.

Solitamente abbinato alle case con un arredamento rustico, amatissimo in Sardegna, il camino può diventare un elemento che si integra alla perfezione anche alle case più moderne. Se avete voglia di ristrutturare un vecchio camino conservando il suo fascino, ma rendendolo moderno, è ora di pensare ad un restyling. Inoltre i camini sono considerati idonei come impianti termici e valgono ai fini dell’accesso al Super Ecobonus 110%.

Regola numero uno: efficienza

I camini sono affascinanti ma spesso vengono lasciati spenti perché danno qualche problema di troppo rispetto ad altri sistemi moderni e più pratici. Spesso il problema è una canna fumaria che non assicura un buon tiraggio, riempiendo la stanza di fastidioso fumo. Una bocca troppo ampia o troppo piccola, l’altezza del camino “scomoda” per le nostre esigenze: tutti problemi che ne scoraggiano l’utilizzo. Anche i materiali con cui viene realizzato la struttura sono importanti, ad esempio la qualità dei mattoni refrattari, che possono usurarsi dopo decenni di accensioni. In questi casi è importante contattare una ditta competente e studiare la ristrutturazione del nostro camino.

Solo legna? No, affatto!

Quando si pensa di ristrutturare un camino, la prima scelta è quella del combustibile che lo alimenterà. Il tradizionale camino a legna ha un fascino senza tempo, ma comporta una gestione impegnativa, soprattutto se non si passa molto tempo dentro casa e si ha bisogno di soluzioni in grado di generare calore diffuso in tempi rapidi. In questo caso si può decidere di passare a un termocamino alimentato a pellet, che assicura il massimo rendimento, oppure scegliere un camino al bioetanolo che non richiede la canna fumaria (e che è molto scenografico, ma poco efficiente).

Nuovo camino, nuovo rivestimento 

A questo punto arriva il momento di dedicarsi al design e optare per un rivestimento adatto allo stile della casa o dell’ambiente in cui il caminetto andrà ad inserirsi. Le alternative sono diverse, come:

  • Camino in legno: il legno ha un fascino senza tempo. Utilizzare un rivestimento in legno per il camino, conferisce calore all’ambiente e un aspetto moderno.
  • Camino in mattoni: l’ideale per chi ha un budget basso o non ha un’idea chiara sul colore della stanza. Basterà semplicemente dipingere i mattoni per ottenere un elemento d’arredo totalmente differente, in poco tempo e con pochissimo sforzo.
  • Camino in pietra: un materiale che permette di dare al camino un design accattivante in base al taglio. Le pietre squadrate sono perfette per ricreare, magari in salotto, la tipica atmosfera da baita. Pietre bianche e piatte invece permettono di ottenere un aspetto più minimal.
  • Camino in pietra ricostruita: opzione è valida se volete rinnovare il camino senza spendere troppo. La pietra ricostruita, a differenza di quella naturale, ha un costo più basso ed è facile da applicare perché è molto più leggera.
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