Sardegna

Migliorare la classe energetica della tua casa: strategie e sistemi avanzati

In un contesto in cui la sostenibilità ambientale è una priorità sempre più pressante, migliorare l’efficienza energetica delle case della Sardegna è diventato un obiettivo fondamentale. Ridurre il consumo di energia non solo contribuisce alla conservazione delle risorse, ma può anche comportare significativi risparmi economici per i proprietari di case. Di seguito esploreremo alcuni dei sistemi e delle strategie avanzate per potenziare la classe energetica di una casa, rendendola più sostenibile e confortevole.

Cosa sono le classi energetiche?

Le classi energetiche costituiscono un sistema di valutazione tecnica finalizzato a quantificare l’efficienza energetica di un edificio, fornendo una chiara rappresentazione del suo impatto ambientale e delle sue prestazioni relative al consumo di energia. Questo sistema ordina gli edifici in diverse classi, che vanno dalla A4, che identifica le strutture ad energia quasi zero, fino alla G, che indica quelle con il maggior consumo energetico.

La determinazione della classe energetica di un edificio avviene tramite l’Attestato di Prestazione Energetica (APE), il quale si basa su un confronto tra le prestazioni energetiche dell’edificio in questione e quelle di un modello di riferimento standardizzato. Questo confronto tiene conto di vari parametri tecnici, quali l’isolamento termico, l’efficienza degli impianti e la qualità degli infissi. Questa valutazione riveste un’importanza fondamentale non solo per potenziali acquirenti o affittuari di un immobile, ma anche per guidare le decisioni riguardanti interventi di ristrutturazione.

Tali interventi devono essere mirati a migliorare il comfort abitativo riducendo contemporaneamente i costi energetici associati. Ecco qualche esempio di interventi ottimali per migliorare la classe energetica di un edificio.

Isolamento termico di alta qualità

Uno dei modi più efficaci per migliorare l’efficienza energetica di una casa è investire in un isolamento termico di alta qualità. Questo può essere realizzato attraverso l’installazione di materiali isolanti avanzati nelle pareti, nel tetto e nei pavimenti. Materiali come la lana di roccia, la fibra di vetro e il polistirene espanso sono solo alcune delle opzioni disponibili. Un buon isolamento riduce le perdite di calore in inverno e mantiene la freschezza in estate, consentendo una maggiore stabilità termica all’interno dell’abitazione.

Finestre e porte ad alto rendimento energetico

Quando si parla di risparmio energetico e sostenibilità, un passo spesso sottovalutato ma importantissimo è la sostituzione degli infissi. Le finestre e le porte costituiscono punti critici per le perdite di energia in una casa. Sostituire le vecchie finestre con modelli ad alto rendimento energetico, dotati di doppi o tripli vetri e telai isolati, può ridurre notevolmente la dispersione termica. L’installazione di guarnizioni e sigillature efficaci intorno alle finestre e alle porte contribuisce a minimizzare le infiltrazioni d’aria indesiderate, migliorando ulteriormente l’efficienza energetica complessiva dell’edificio.

Impianti di riscaldamento e raffreddamento efficienti

Gli impianti di riscaldamento e raffreddamento rappresentano una parte significativa del consumo energetico di una casa. Passare a sistemi più efficienti, come le pompe di calore ad alta efficienza o i sistemi di riscaldamento radiante a pavimento, può ridurre notevolmente il consumo di energia e migliorare il comfort termico degli ambienti. Inoltre, l’adozione di termostati programmabili e controlli intelligenti consente di ottimizzare il funzionamento degli impianti in base alle esigenze specifiche della casa e degli occupanti.

Energia rinnovabile integrata

Un modo per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale di una casa è integrare fonti di energia rinnovabile nel proprio sistema energetico. L’installazione di pannelli solari fotovoltaici sul tetto o di sistemi di energia solare termica per la produzione di acqua calda sanitaria può contribuire a ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche convenzionali e a promuovere un approccio più sostenibile alla gestione dell’energia domestica.

Domotica: monitoraggio e gestione intelligente dell’energia

Infine, è fondamentale implementare sistemi di monitoraggio e gestione intelligente dell’energia per ottimizzare il consumo e identificare eventuali sprechi. Utilizzare dispositivi di controllo remoto e sensori per monitorare il consumo energetico degli elettrodomestici e degli impianti, insieme a software di gestione energetica avanzati, consente di identificare le aree in cui è possibile migliorare l’efficienza e adottare misure correttive tempestive.

Vuoi migliorare l’efficienza energetica della tua casa?

Migliorare l’efficienza energetica di una casa non è solo una scelta responsabile dal punto di vista ambientale, ma può anche portare a significativi vantaggi economici e di comfort per i suoi abitanti.  Investire in sistemi e strategie avanzate, come isolamento termico di alta qualità, finestre e porte ad alto rendimento energetico, impianti di riscaldamento e raffreddamento efficienti, energia rinnovabile integrata e monitoraggio intelligente dell’energia, può trasformare una casa in un ambiente più sostenibile e accogliente per tutti coloro che vi abitano. Se devi costruire o ristrutturare una casa in Sardegna affida il tuo progetto a un’impresa certificata come Globalcontattaci per un preventivo o per un sopralluogo e ti guideremo in tutte le fasi del processo.

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Piastrelle

Piastrelle, come scegliere le dimensioni giuste per il tuo pavimento

Stai riflettendo sull’idea di rinnovare i pavimenti della tua casa o stai procedendo a una nuova costruzione e non vuoi assolutamente sbagliare? Tra i vari aspetti da considerare, se hai scelto un rivestimento in gres, c’è la questione del formato e delle dimensioni delle piastrelle. È cruciale selezionare il formato più appropriato per l’ambiente, che non solo ne esalti il design e l’estetica, ma garantisca anche praticità e funzionalità ottimali.

In commercio si trovano infatti piastrelle di varie dimensioni, ognuna pensata per un utilizzo specifico (pavimentazione o rivestimento, sia per interni che per esterni) e per uno spazio particolare (cucina, soggiorno, bagno, terrazzo, giardino o anche per ambienti commerciali con alto traffico pedonale). In questo approfondimento, proveremo a dare qualche suggerimento per una scelta ottimale della dimensione delle piastrelle.

Le misure delle piastrelle

Come anticipato, le dimensioni delle piastrelle che possiamo trovare nelle esposizioni e nelle rivendite variano notevolmente, anche se negli anni le case produttrici hanno adottato degli standard, che possono essere riassunti così:

  • Piccolo formato (fino a 30 cm): piastrelle generalmente pensate per il rivestimento a parete o formati più “classici” pensati prevalentemente per la pavimentazione degli esterni.
  • Medio Formato (da 30 a 90 cm): rientrano nella categoria sia le piastrelle per rivestimenti che quelle pensate per i pavimenti. Si trovano in varie proporzioni e lasciano grande libertà negli schemi di posa.
  • Grande formato (da 90 a 120 cm): sono quelle piastrelle che simulano i listoni del parquet, per dare all’ambiente uno stile elegante mantenendo però la convenienza e la resistenza del gres porcellanato.

Oltre a questi formati standard esistono anche formati fuori standard e meno frequenti (sia per il costo, sia per la difficoltà della posa) come i mosaici e le grandi lastre con lato lungo superiore ai due metri.

Quale formato scegliere?

Innanzitutto va fatta una doverosa premessa: la scelta delle piastrelle è una questione di gusti e preferenze personali. Ci sono comunque dei piccoli accorgimenti che possono essere applicati per esaltare gli ambienti in cui verranno posate o per dare uno stile differente alla casa.

Ad esempio, per ambienti piccoli è consigliabile utilizzare lastre di grandi formati (ad esempio 60 x 60 cm), in modo da rendere più omogeneo il pavimento, con meno fughe: questo piccolo trucco farà apparire più grandi e spaziose le stanze, rispetto a formati più piccoli. Se gli ambienti sono molto spaziosi, invece, si può optare per un grande o medio formato, alternando colori e finiture (massimo 2 o 3 combinazioni) per creare uno stacco e “arredare” anche solo col pavimento. Il rivestimento a parete invece segue regole differenti: in bagno e in cucina si utilizzano spesso piastrelle di formato piccolo o medio, per avere maggiore libertà compositiva e poter creare trame e giochi di colore. Per le boiserie si possono utilizzare pannelli in gres, di grande formato, magari in continuità con il pavimento.

Bisogna ricordare anche che in base al formato e alla dimensione della piastrella, varia anche la dimensione delle fughe tra le diverse lastre. Le dimensioni dipendono da diversi fattori, ad esempio dai bordi delle piastrelle, che possono essere squadrati (e consentono fughe minime) oppure arrotondati (per cui le fughe dovranno necessariamente essere più spesse. In linea generale possiamo stabilire che lo spessore di una fuga varia dai 2-3 mm per le piastrelle col bordo rettificato fino ai 5-6 mm.

Devi posare un nuovo pavimento nella tua casa?

Nella realizzazione di un progetto, l’accurata selezione delle pavimentazioni e dei rivestimenti assume un ruolo chiave per assicurare il successo e un risultato finale soddisfacente. Che si tratti di una ristrutturazione completa o della posa di un nuovo pavimento, se devi costruire o ristrutturare una casa in Sardegna affida il tuo progetto a un’impresa certificata come Globalcontattaci per un preventivo o per un sopralluogo e ti guideremo in tutte le fasi del processo.

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Edilizia, i requisiti per ottenere l’Attestazione SOA

L’attestazione SOA è un certificato rilasciato alle imprese operanti nel settore delle costruzioni. Questo documento attesta che l’impresa possiede i requisiti tecnici, organizzativi ed economici necessari per partecipare a gare d’appalto pubbliche per lavori di costruzione. Con un tetto minimo fissato a 516.000 euro, ottenere questa qualificazione è cruciale per le imprese edili che puntano ad allargare la propria attività e certificare la qualità aziendale in maniera documentabile.

Per accedere all’attestazione SOA, ogni impresa deve soddisfare una serie di requisiti generali che costituiscono il fondamento a dimostrazione della propria idoneità e serietà nel settore edilizio. Eccoli nel dettaglio:

  • Iscrizione al registro delle imprese: l’iscrizione al Registro delle Imprese è il primo passo indispensabile, poiché attesta l’esistenza legale dell’impresa stessa.
  • Assenza di violazioni gravi: l’impresa non deve aver commesso violazioni considerate particolarmente serie, come irregolarità fiscali, dichiarazioni mendaci, o violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Questo requisito mira a garantire l’affidabilità e la correttezza dell’impresa nei confronti della legge e della sicurezza dei lavoratori.
  • Regolarità contributiva: l’impresa deve essere in regola con i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali, confermando la sua responsabilità sociale verso i propri dipendenti.
  • Moralità professionale e normativa antimafia: è richiesto il possesso dei requisiti di moralità professionale, soprattutto per i ruoli societari di maggiore rilevanza (titolari, rappresentanti legali, soci, ecc.), assicurando così l’integrità e la liceità delle operazioni aziendali.
  • Diritto al lavoro delle persone diversamente abili: deve essere rispettata la normativa in materia di diritto al lavoro per le persone diversamente abili, garantendo inclusione e pari opportunità all’interno dell’azienda.

Questi criteri generici forniscono il fondamento per un coinvolgimento etico e legale nel settore delle costruzioni, garantendo che l’impresa agisca in modo responsabile e in conformità con le leggi e i regolamenti vigenti.

Oltre ai requisiti generali, al fine di valutare la solidità finanziaria dell’impresa, esistono anche dei requisiti economici che rappresentano un ulteriore filtro di selezione per le imprese che aspirano ad ottenere l’attestazione SOA. L’obiettivo è assicurare i clienti che l’impresa possieda le risorse necessarie per gestire lavori di una certa entità. I principali requisiti economici richiesti sono:

  • Referenze bancarie: è obbligatorio fornire referenze bancarie che attestino la solidità economica dell’impresa. Questo dimostra la capacità dell’azienda di gestire finanziariamente i progetti edili di grande scala.
  • Patrimonio netto positivo: per le società di capitali, è necessario che l’ultimo bilancio depositato presenti un patrimonio netto positivo, indice della salute finanziaria dell’impresa.
  • Fatturato adeguato: l’impresa deve dimostrare di avere un fatturato complessivo, negli ultimi anni di attività (fino a un massimo di 15 anni), pari almeno al 100% della somma delle classificazioni richieste nelle varie categorie SOA. Questo assicura che l’azienda abbia una storia di lavori consistenti con le aspirazioni future.
  • Costo del personale: il costo del personale negli ultimi anni di attività deve rappresentare almeno il 15% del fatturato, con un 40% destinato al personale operaio. In alternativa, può essere pari almeno al 10% del fatturato, con l’80% destinato al personale tecnico (diplomato o laureato). Questo requisito valuta l’investimento dell’impresa nelle risorse umane, fondamentali per la realizzazione di lavori di qualità.
  • Costo delle attrezzature: negli ultimi anni, il costo delle attrezzature deve essere stato almeno pari al 2% del fatturato, con la condizione che le spese per attrezzature a noleggio non superino il 60% del totale. Questo criterio verifica l’adeguatezza e l’aggiornamento delle risorse materiali dell’impresa.

Infine, un’azienda che miri a ottenere l’Attestazione di Qualificazione all’esecuzione di Lavori Pubblici, deve rispettare dei requisiti tecnici per attestare la professionalità e la capacità di un’impresa nel settore delle costruzioni, valutando non solo la presenza di personale qualificato, ma anche l’esperienza pratica dell’azienda in progetti che richiedono specifiche competenze tecniche. Nel dettaglio, questi requisiti sono:

  • Presenza di un Direttore Tecnico qualificato: la presenza di un Direttore Tecnico in azienda, in possesso dei requisiti specificati dalla normativa, è imprescindibile. Questa figura professionale garantisce la supervisione tecnica dei lavori, assicurando che siano condotti secondo gli standard richiesti.
  • Realizzazione di lavori nelle categorie SOA: l’impresa deve aver realizzato lavori appartenenti alle categorie richieste per un importo pari ad almeno il 90% della relativa classifica. Questo dimostra l’esperienza e la capacità dell’impresa di gestire progetti di ampia portata e specificità tecnica.
  • Esecuzione di opere di rilevanza: per attestare ulteriormente la propria competenza tecnica, l’impresa deve aver eseguito opere di particolare rilevanza appartenenti alla categoria richiesta, definite “lavori di punta”. Esistono tre possibilità per soddisfare questo requisito:
    • Un lavoro di punta di importo pari almeno al 40% della categoria richiesta;
    • Due lavori di punta per un importo totale pari almeno al 55% della classifica richiesta;
    • Tre lavori di punta per un importo totale pari almeno al 65% della classifica richiesta.

Per documentare la realizzazione di questi lavori, l’impresa deve esibire i Certificati di Esecuzione dei Lavori (CEL), che attestano in modo ufficiale la capacità dell’impresa di realizzare progetti conformi alle aspettative e alle necessità tecniche specifiche.

Global, impresa edile certificata in Sardegna

Attraverso la preparazione accurata e la conformità agli standard elevatissimi imposti dall’Attestazione SOA, le imprese possono distinguersi nel mercato, garantendo trasparenza, qualità e affidabilità nei propri progetti edilizi.

Se stai cercando un’impresa di ristrutturazione su cui poter contare in Sardegna, Global Società Cooperativa è la scelta giusta per trasformare in realtà i tuoi progetti e la tua voglia di rinnovamento. La qualità dei nostri lavori è garantita dai parametri stringenti necessari per ottenere le certificazioni UNI EN ISO 9001:2015, UNI EN ISO 14001:2015 e l’attestazione SOA. Ogni progetto è gestito con cura e attenzione ai dettagli, garantendo un lavoro di qualità che durerà nel tempo.

Affidati a Global Società Cooperativa  per la tua prossima ristrutturazione e contattaci oggi stesso per un preventivo o per una consulenza e scopri come possiamo trasformare in realtà i tuoi progetti.

L’attestazione SOA, acronimo di “Società Organismi di Attestazione”, è un certificato rilasciato in Italia alle imprese operanti nel settore delle costruzioni. Questo certificato attesta che l’impresa possiede i requisiti tecnici, organizzativi ed economici necessari per partecipare a gare d’appalto pubbliche per lavori di costruzione.
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Domotica - Casa Smart Sardegna

Smart Building, un concetto ancora poco conosciuto?

Secondo una ricerca di The European House – Ambrosetti: il 64% degli italiani ha una scarsa conoscenza del tema e il 27% pensa che le tecnologie e gli interventi abbiano costi troppo elevati.

La domotica è un tema centralissimo quando si parla di edilizia e risparmio energetico: la conversione degli edifici in ottica smart consentirebbe di ridurre del 20-24% dei consumi di energia elettrica e del 4-5% i consumi di acqua. Aumentare gli investimenti sulla riconversione e sul rinnovamento degli edifici è necessario sia per migliorare le nostre abitazioni rendendole più ecosostenibili, sia per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile fissati dall’Unione Europea e favorire il percorso di decarbonizzazione del Paese.

In Italia però questo processo di modernizzazione è frenato da una scarsa conoscenza del concetto di Smart Building e dalla percezione dei cittadini sulla presenza di diversi ostacoli alla riconversione smart degli immobili di proprietà. Lo ha stabilito una ricerca effettuata da The European House – Ambrosetti che ha evidenziato che il 64% degli italiani possiede informazioni scarse, generiche o nulle riguardo al concetto di Smart Building. Il 25% degli italiani ha una percezione di costi troppo elevati per gli interventi mentre il 26% ha difficoltà a destreggiarsi tra bonus e incentivi fiscali.

Una situazione che evidenzia la necessità per le aziende del comparto e per le Istituzioni di lavorare anche per fornire una maggiore consapevolezza sul tema e sostenere dunque la transizione ecologica del Paese. In Italia infatti oltre l’80% degli edifici è costruito prima del 1990: si tratta di immobili obsoleti, non ottimizzati dal punto di vista energetico e poco “smart”.

Anche se molte persone temono i costi degli interventi, rendere “smart” la propria abitazione è conveniente perché si aumenta il valore dell’immobile e ne si riducono i costi di esercizio. Trasformare un’abitazione tradizionale in una casa smart è facile e i costi si ammortizzano rapidamente grazie al risparmio sui costi di gestione di illuminazione e climatizzazione. La domotica infatti permette il monitoraggio da remoto delle prestazioni degli impianti e la possibilità di interventi rapidi in caso di malfunzionamento delle apparecchiature.

Leggi anche: Domotica: rendere smart la casa oggi conviene!

Il ricorso alla domotica garantisce una riduzione fino al 30% dei consumi energetici, parametro fondamentale per determinare la classe energetica dell’immobile. Uno studio recente ha dimostrato inoltro che il passaggio dalla classe energetica G alla D comporta un aumento del valore dell’immobile di circa il 20% mentre il raggiungimento della classe energetica A può far lievitare il valore della casa di circa il 40%.

Devi ristrutturare la tua casa in Sardegna?

Sono molteplici gli esempi di interventi fattibili senza entrare in quelli strutturarli dell’edificio e possono essere effettuati a costi più che abbordabili. Per qualsiasi dubbio, è sempre consigliabile consultare un professionista esperto per valutare lo stato dell’immobile e valutare i possibili interventi migliorativi, sfruttando gli incentivi e i bonus statali. Mettere la propria casa in mano a un progettista affidabile prima, e a una ditta esperta poi, ridurrà al minimo il rischio di errori o intoppi burocratici.

Se hai in programma lavori di ristrutturazione, ordinaria o straordinaria, per la tua casa in Sardegna contattaci per un preventivo o per un sopralluogo in tutta l’Isola.

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Inquinamento acustico in casa: come risolvere il problema

Nel vortice frenetico della vita moderna, le nostre case sono piccole oasi di pace in cui rifugiarsi dopo lunghe giornate di lavoro. Tuttavia, c’è un aspetto invisibile che mina silenziosamente i nostri angoli di serenità: l’inquinamento acustico domestico.

In questo articolo vogliamo esplorare il mondo – spesso trascurato – dei suoni che popolano le nostre case, esplorando come influenzano il nostro benessere fisico e mentale. Dalle sottili e costanti onde sonore ai picchi improvvisi di rumori disturbanti, scopriremo come l’inquinamento acustico domestico possa impattare la nostra vita in modi sorprendenti e, talvolta, impercettibili. L’esposizione prolungata a livelli di rumore molto elevati comporta infatti notevoli conseguenze che si vanno a ripercuotere sull’umore, sul benessere, sulla capacità di concentrazione, sul sonno e, in genere, sulla qualità della vita intera.

Inquinamento acustico: la definizione

La normativa di riferimento per quanto riguarda l’inquinamento acustico è la Legge n. 447 del 26 ottobre 1995, che stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo. La definizione di inquinamento acustico si può riassumere come “[…] l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi […].

Secondo le stime dell’European Environment Agency il rumore ambientale contribuisce a causare 48.000 nuovi casi di cardiopatie ischemiche l’anno, oltre a 12.000 decessi prematuri. Recenti statistiche evidenziano che in tutta Europa 22 milioni di persone soffrirebbero di elevata irritabilità cronica e 6,5 milioni di gravi disturbi cronici del sonno. Inoltre, il rumore degli aerei causerebbe una compromissione della capacità di lettura in 12.500 bambini in età scolare. Molte persone non si rendono conto di come l’inquinamento acustico sia un problema importante, che incide sulla salute umana.

Per questo è importante intervenire sulle nostre case minimizzando l’inquinamento acustico almeno all’interno delle mura domestiche. Laddove i livelli di rumorosità superino i valori di legge (o di vivibilità) di un edificio, è possibile intervenire con lavori mirati di risanamento che andranno realizzati al fine di conseguire determinati “valori di qualità”, ovvero dei precisi parametri da raggiungere nel breve, nel medio e nel lungo periodo.

Il piano di risanamento acustico dovrà contenere:

  • L’individuazione della tipologia ed entità dei rumori (emessi da sorgenti fisse o mobili) presenti nelle zone da risanare;
  • L’individuazione dei soggetti ai quali è affidato l’intervento;
  • L’indicazione delle priorità, delle modalità e dei tempi necessari per la realizzazione del risanamento;
  • La stima delle spese e dei mezzi necessari;
  • Le eventuali misure cautelari urgenti per garantire la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

Inquinamento acustico in casa: detrazione al 50% per rimediare

Le cause dell’inquinamento acustico sono sempre riconducibili all’uomo: il traffico stradale, ferroviario o aereo, le attività edili e industriali o, più banalmente, anche la TV o la musica ad alto volume negli appartamenti vicini. Non è evidentemente possibile eliminare del tutto questo problema (a meno di trasferirsi in una casa isolata lontana dal traffico cittadino), ma si può intervenire con diversi lavori al fine di ridurre notevolmente i livelli di inquinamento acustico, almeno all’interno della propria casa.

I costi che si conseguono per questi lavori possono essere agevolati grazie al Bonus Ristrutturazione. L’incentivo ammette una detrazione Irpef in misura pari al 50% delle spese sostenute, con un massimale di 96.000 euro per ogni unità immobiliare abitativa in cui si interviene. I lavori finalizzati al contenimento dell’inquinamento acustico non hanno bisogno di “interventi trainanti” e possono essere realizzati su edifici condominiali e singole unità anche nel caso in cui dovessero rientrare, generalmente, nella manutenzione ordinaria, e anche senza conseguire lavori più pesanti. Ad esempio è possibile intervenire anche con la semplice sostituzione dei vetri degli infissi con altri più spessi ed efficienti.

Per proteggersi dall’inquinamento acustico è necessario migliorare l’isolamento della casa al fine di attutire i rumori esterni. Tra i metodi più efficaci per ridurre l’inquinamento domestico si possono effettuare diversi interventi edili:

  • sulle pareti, attraverso l’installazione esterna di pannelli fonoassorbenti, cioè lastre realizzate in materiali capaci di isolare o assorbire i suoni provenienti dall’esterno impedendo loro di propagarsi all’interno degli ambienti domestici, riducendo il rimbombo o l’eco; all’interno dell’abitazione è possibile anche realizzare contropareti o tramezzi in materiali fonoisolanti come il cartongesso;
  • sui serramenti, con il ricorso a finestre e portefinestre anti-rumore, in materiali fonoisolanti, con doppio vetro, e avvolgibili coibentate che limitano drasticamente rumori molesti come passaggi di auto e moto, schiamazzi notturni, musica, cani che abbaiano;
  • sui pavimenti, utilizzando la tecnica dei pavimenti galleggianti caratterizzati dalla presenza di materassini acustici in materiale resiliente come la gomma o il sughero tra il solaio e la soletta di supporto del pavimento.

Vuoi rendere più silenziosa la tua casa?

Isolare acusticamente un’abitazione significa limitare la diffusione dei suoni interni ed esterni: ogni intervento deve essere quindi mirato a ottenere una migliore insonorizzazione degli ambienti domestici filtrando, parzialmente o per intero, i rumori provenienti dall’esterno o da locali adiacenti. Affida il tuo progetto a una squadra di professionisti esperti: se vuoi ristrutturare la tua casa in Sardegna contattaci per un preventivo o per un sopralluogo.

 

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Danni alla casa da evitare: tutti i pericoli della stagione invernale

Durante l’inverno gli agenti atmosferici e il clima più rigido possono causare diversi problemi alle nostre abitazioni. Per questo è sempre consigliabile effettuare un check-up per tempo, in modo da poter intervenire prima della stagione fredda.

La prevenzione, infatti, come per la salute personale, è fondamentale anche per la nostra casa: con una buona manutenzione ordinaria si possano prevenire danni che, trascurati, richiederebbero interventi impegnativi, sia economicamente che strutturalmente.

L’usura e il deterioramento dei materiali e delle strutture è inevitabile e riguarda ogni tipo di abitazione. In particolare durante l’inverno, quando il freddo, il gelo e l’azione degli agenti atmosferici possono mettere a rischio il “benessere” della nostra casa. In questo articolo di approfondimento cercheremo di esplorare tutte le soluzioni per proteggere al meglio le nostre case in vista della stagione invernale.

Controllo delle facciate e dell’isolamento termico

Le facciate sono quelle parti delle abitazioni costantemente esposte agli agenti atmosferici, per questo vanno tenute costantemente sotto controllo. La Sardegna è una regione con un clima abbastanza mite, ma in alcune zone (ad esempio, quelle costiere e quelle montane) è necessario prendere qualche precauzione in più per difendere la casa dagli agenti atmosferici.

Come soluzione, l’isolamento termico tramite un sistema a cappotto o a microcappotto risulta cruciale per proteggere gli ambienti interni dalle temperature esterne, ma nelle zone con temperature minime particolarmente rigide, il ristagno di acqua unito al continuo gelo e disgelo può provocare distaccamenti o rigonfiamenti del rivestimento del cappotto, compromettendone l’efficacia.

Le disomogeneità dell’isolamento e le crepe nel rivestimento possono essere un problema sia per la protezione dal freddo che per eventuali infiltrazioni di acqua e umidità, che possono creare danni strutturali anche importanti. Anche in assenza di cappotto termico, bisogna comunque ispezionare l’intonaco per cercare eventuali crepe o macchie di umidità.  Per questo motivo, è sempre consigliabile fare un controllo visivo ogni cambio di stagione, in modo da individuare per tempo eventuali problematiche.

Controllo degli infissi

Se le facciate sono importanti per il benessere degli inquilini, altrettanto lo sono gli infissi, veri e propri “varchi” verso l’esterno. Infissi moderni, isolanti e con doppio o triplo vetro, riescono a isolare la casa dalle temperature esterne, mentre serramenti vecchi possono vanificare il beneficio di un buon isolamento delle murature, incidendo negativamente sulle prestazioni energetiche dell’edificio.

Se gli infissi sono vecchi o se le prestazioni non si rivelano all’altezza, la soluzione migliore è sostituirli: anche in questo caso è bene effettuare un check-up regolare, controllandone stabilità, chiusura, guarnizioni e presenza di eventuali spifferi. Questo controllo va fatto a intervalli regolari e qualche mese prima dell’inizio dell’inverno, in modo da poter intervenire per tempo (i tempi di produzione di infissi su misura possono essere molto lunghi).

Controllo del tetto

Il tetto, al pari della facciata protegge la casa dagli eventi atmosferici e la ripara dal sole nei mesi estivi, assicurandoci l’adeguato comfort interno. Il rifacimento del tetto è un’opera edile drastica da effettuarsi solo in caso di danni importanti, ma la manutenzione ordinaria e piccole riparazioni possono metterci al riparo da guai molto più seri (e dispendiosi).

Il controllo al giorno d’oggi può anche essere fatto mediante un drone che potrà darci immagini in alta definizione dello stato delle tegole e dei coppi, nel caso si tratti un tetto spiovente. In caso di tetti facilmente accessibili (in piano, come terrazze o lastrici solari calpestabili) si può ispezionare visivamente accertando assenza di distaccamenti o rigonfiamenti della guaina.

È importante tenere sotto controllo anche il sistema di smaltimento delle acque piovane, garantendone la pulizia e il funzionamento ottimale, per evitare intasamenti, infiltrazioni e ristagni che possono compromettere l’integrità della casa. Un altro nemico del tetto è il ghiaccio, che si può formare se il tetto non ha una pendenza adeguata e può compromettere il regolare defluire delle acque e provocare la formazione di muffe e umidità.

Isolamento e coibentazione degli impianti

La coibentazione è importante per le facciate e il tetto di una casa, ma è necessario prestare particolare attenzione anche agli impianti idraulici e idrotermici. Il freddo e le eventuali temperature prossime allo zero, infatti, possono essere un pericolo per le tubature posizionate all’esterno e provocare danni ingenti.

Quando l’acqua dentro a un tubo congela, infatti, può ostacolare il corretto funzionamento dell’impianto (e nei casi più estremi, spaccare i tubi). Il rischio è maggiore negli edifici che non sono abitati con continuità (ad esempio le seconde case, specialmente quelle in montagna o in zone particolarmente esposte a temperature rigide). Per questo è importantissimo, in queste abitazioni, chiudere sempre l’acqua e svuotare l’impianto idraulico, in modo da evitare che l’acqua contenuta nei tubi possa congelare e provocare la rottura dei tubi. Una soluzione preventiva è la predisposizione di un’adeguata coibentazione delle tubazioni degli impianti, l’uso di liquidi antigelo o di cavi e nastri scaldanti per proteggere le tubazioni.

Sistema di riscaldamento

Una volta resa “impermeabile” la casa agli agenti esterni, arriva il momento di riscaldarla. La presenza di vecchie caldaie o di sistemi di riscaldamento inefficienti è uno dei principati fattori di innalzamento della spesa energetica familiare. Sostituire il vecchio impianto con uno moderno, sostenibile e ad alta efficienza è particolarmente conveniente, anche grazie alla disponibilità di numerosi bonus fiscali messi a disposizione dal Governo anche nel 2023.

Vuoi preparare la tua casa all’inverno?

Preparare la casa per l’inverno richiede un po’ di pianificazione e impegno, ma gli sforzi saranno ampiamente ripagati con un ambiente confortevole e sicuro nei mesi freddi. Se vuoi ristrutturare la tua casa in Sardegna in vista della stagione invernale contattaci per un preventivo o per un sopralluogo.

 

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Vetrate panoramiche scorrevoli: è possibile installarle senza permessi?

Con la fine dell’estate e con l’arrivo delle prime serate più fresche, capita a tutti di fantasticare su come chiudere gli spazi esterni della propria casa (ad esempio verande, portici e balconi) e continuare viverli appieno tutto l’anno.

Delimitare un’area esterna con delle vetrate permette infatti di sfruttare gli spazi esterni anche in autunno e soprattutto in inverno, quando il freddo costringe le persone a tenere le imposte chiuse per evitare eccessive dispersioni di calore e si perdono preziosi metri quadrati della propria abitazione. Chiudendo un balcone o un porticato con delle vetrate scorrevoli, invece, si incrementa la superficie “vivibile” della casa con qualsiasi condizione atmosferica.

Le vetrate panoramiche rappresentano una delle soluzioni più ricercate e di design degli ultimi anni: non solo proteggono dal vento e dalle intemperie, ma abbattono le temperature esterne più severe, creando un ottimo isolamento termico e acustico. Vivibilità e abitabilità però sono nozioni differenti in edilizia, per cui bisogna fare degli opportuni distinguo prima di procedere con l’installazione di una vetrata scorrevole: infatti, la distanza tra i due concetti è uguale a quella che separa la necessità di richiedere un permesso di costruzione rispetto a un più semplice intervento in libera edilizia. 

I parametri di riferimento che determinano l’esigibilità del permesso di costruire – nel caso di una vetrata – sono la stabilità costruttiva, il peso e la grandezza della struttura da installare, la modifica degli spazi su cui verranno installate le vetrate, oltre alle norme locali (vincoli paesaggistici o altri vincoli comunali o regionali).

Per questi motivi è quindi suggeribile rivolgersi sempre a tecnici abilitati che possano verificare la presenza dei requisiti minimi necessari al fine di ottenere i giusti permessi ed evitare sanzioni.

Vetrate panoramiche amovibili: definizione e requisiti

La legge 142/2022 di conversione del Decreto Legge 115/2022 cd. “Aiuti bis”, in vigore dal 22 settembre 2022, ha introdotto l’art. 33-quater, che include, fra gli interventi eseguibili in libera edilizia, anche la realizzazione e l’installazione di vetrate panoramiche, le cosiddette VEPA.

Le vetrate panoramiche amovibili, come suggerisce il nome stesso, sono delle particolari vetrate scorrevoli realizzate con vetro temperato che possono essere installate per chiudere il balcone di casa senza necessità di autorizzazioni. Queste vetrate non hanno alcun montante verticale (in modo da garantire totale trasparenza).

Per poter essere definite vetrate panoramiche amovibili occorre quindi il rispetto di tutta una serie di requisiti vincolanti:

  • devono essere amovibili e totalmente trasparenti senza profili verticali;
  • devono assolvere funzioni temporanee di protezione dagli agenti atmosferici, di miglioramento delle prestazioni acustiche ed energetiche, di riduzione delle dispersioni termiche, di parziale impermeabilizzazione;
  • devono riguardare solo balconi aggettanti dal corpo dell’edificio o logge rientranti all’interno dell’edificio.

Le vetrate panoramiche amovibili, inoltre, per essere installabili in regime di edilizia libera devono rispettare anche altre precise condizioni:

  • non devono dare vita a spazi stabilmente chiusi (con conseguente variazione di volumi e di superfici);
  • non devono comportare la modifica della destinazione d’uso di balcone o loggia;
  • devono fornire una naturale micro-aerazione e garantire un costante arieggiamento dei vani interni domestici per la salubrità degli stessi.
  • le caratteristiche tecnico-costruttive e i profili estetici non devono modificare l’architettura generale del condominio.

L’installazione delle vetrate panoramiche amovibili resta comunque soggetta al rispetto di ulteriori prescrizioni normative tra cui:

  • le prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali;
  • le normative in tema di vincoli paesaggistici e culturali;
  • disposizioni nel regolamento condominiale.

Che differenza c’è tra vetrata amovibile e veranda?

La veranda è una struttura che consente la realizzazione di un ambiente chiuso da annettere all’abitazione. La veranda comporta dunque la trasformazione completa di un’area accessoria aperta, il balcone, in uno spazio chiuso abitabile. Per questo motivo, aumentando il volume complessivo dell’immobile, nel caso della veranda – a differenza delle vetrate amovibili – risulta obbligatoria la richiesta di permesso di costruzione.

Le vetrate panoramiche donano il massimo della luminosità e del comfort, possiedono un’elevata resistenza a tutte le intemperie. L’assenza di profili verticali e la struttura in alluminio ridotta consentono la continuità tra interno ed esterno, non andando ad appesantire la facciata esterna dell’edificio: le ante scorrono su binari e in base alla soluzione scelta è possibile impacchettarle su un lato, lasciando l’ambiente completamente aperto quando il meteo lo consente. L’effetto tutto vetro che ne deriva permette alle vetrate panoramiche di regalare il massimo della luce agli ambienti interni e di dare quel tocco di stile che valorizza al massimo una casa.

Vuoi valorizzare gli spazi aperti della tua casa?

Per qualsiasi dubbio, è sempre consigliabile consultare un professionista esperto per valutare tutta la documentazione necessaria prima di iniziare i lavori. Mettere la propria casa in mano a un progettista affidabile prima, e a una ditta esperta poi, ridurrà al minimo il rischio di errori o intoppi burocratici.

Se hai in programma lavori di ristrutturazione, ordinaria o straordinaria, per la tua casa in Sardegna contattaci per un preventivo o per un sopralluogo in tutta l’Isola.

 

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6 consigli da seguire prima di ristrutturare casa

Una nuova costruzione, oppure una ristrutturazione, è una tappa importante nella vita familiare o di un singolo che decide di mettere su casa. In questo articolo daremo alcuni consigli a tutte quelle persone che vogliono pianificare i lavori di costruzione o di ristrutturazione di un edificio, cercando di evitare ritardi, aumenti non preventivati dei costi e altri problemi col cantiere.

Per rendere il discorso più fluido, ordineremo i vari passaggi – e i potenziali problemi – in ordine cronologico rispetto alle incombenze da affrontare quando si affidano i lavori a un’impresa edile.

1. Non trascurare l’importanza di una ditta certificata

Come è normale che sia, la maggior parte dei cittadini non specializzati ignora leggi, regolamenti, problematiche e rischi legati agli interventi di ristrutturazione o costruzione di una nuova casa. Gli adempimenti burocratici (indispensabili per usufruire dei bonus fiscali) e le normative sono tantissime e per non incorrere in sanzioni in caso di ispezione nel cantiere è importante affidarsi a imprese e tecnici certificati e di comprovata competenza.

Per questo è importante richiedere sempre le certificazioni all’impresa che si contatta, ad esempio è fondamentale la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2008 che rappresenta per i clienti la garanzia di un servizio di qualità erogato da una ditta in grado di rispondere tempestivamente e con attenzione ad aspettative ed esigenze con alta professionalità. Quando rilasciata, la Certificazione di Qualità, attesta l’uso di specifiche Procedure, Istruzioni e Moduli, a cui consegue un’ottimizzazione dell’organizzazione dell’impresa e una garanzia della qualità non solo dei lavori effettuati, ma anche della documentazione consegnata al cliente, fondamentale per l’accesso ai bonus statali (Bonus Ristrutturazione, Ecobonus, Superbonus, etc).

2. Un buon progetto è fondamentale

Tante persone iniziano a pensare come prima cosa alla ricerca di un’impresa. Il passaparola è sempre lo strumento più efficace, ma oggi è importante essere presenti anche su Google per farsi conoscere. Spesso si cercano diverse aziende per poter fare tanti preventivi e confrontarli. Tuttavia è impossibile fare un preventivo preciso senza un buon progetto.

La corretta procedura infatti prevede di iniziare proprio da un progetto e di un computo metrico, redatto da un tecnico abilitato di fiducia, da sottoporre alle imprese. È infatti necessario avere bene in mente l’elenco dei lavori da fare, le metrature esatte e tutte le modifiche da apportare alla pianta della casa.

Bisogna tenere conto che le imprese spesso sono impegnate con la chiusura di altri lavori: per questo è importante muoversi con un buon tempismo – tra realizzazione del progetto e avvio dei cantieri – per calendarizzare i lavori nel periodo desiderato.

3. Prendere sempre accordi scritti

Tra privato e impresa viene sempre redatto un contratto, che definisce rapporti, vincoli e condizioni di fornitura. Inoltre vengono messi nero su bianco tempi di consegna e costi. Qualunque modifica agli accordi – anche se tra gentiluomini – deve sempre essere messa per iscritto. In caso di controversie o contrattempi (che possono capitare) è fondamentale essere in possesso di un documento che tuteli entrambe le parti.

4. Nominare un direttore dei lavori

Il Direttore dei Lavori è la figura professionale che ha il compito di assistere e sorvegliare i lavori di costruzione o ristrutturazione di un edificio, garantendo la regolare esecuzione secondo quanto previsto dal progetto e dalle norme, impartendo le opportune istruzioni quando necessario.

Questa figura è solitamente individuata e nominata dal committente e deve tutelare gli interessi del committente (sia dal punto di vista tecnico che da quello economico) facendo rispettare le normative e gli accordi stabiliti durante la fase di progettazione. Il Direttore dei Lavori può essere anche scelto dall’impresario nel caso il cliente non abbia un tecnico di fiducia (e ci sia naturalmente un rapporto fiduciario da committente e impresa) e ogni volta in cui si parla di “ristrutturazione chiavi in mano”.

5. Realizzazione di foto e video dei lavori

Documentare le fasi di costruzione o ristrutturazione con foto e video è importante per avere una testimonianza di quanto viene fatto (e come) nel cantiere e possono tornare utilissimi anche a distanza di anni (ad esempio, per individuare con precisione i punti di passaggio degli impianti che poi vengono murati o rivestiti con i pavimenti).

Se si passa spesso al cantiere è possibile farlo personalmente, altrimenti si può chiedere aiuto al direttore dei lavori o al titolare dell’impresa: moltissime ditte, comunque, realizzano i propri reportage fotografici a propria tutela e testimonianza delle varie fasi delle lavorazioni.

6. Metti in conto gli imprevisti

Durante una ristrutturazione possono capitare degli imprevisti: piccoli intoppi o situazioni impreviste (ad esempio un pilastro in cemento armato non segnalato nella planimetria, un tramezzo non portante da abbattere che però deve essere rimpiazzato con un trave a spessore) che possono far allungare i tempi e qualche volta anche i costi.

L’unico modo per affrontare con maggiore serenità una ristrutturazione è dare per scontato che ci sarà qualche imprevisto. Per questo è sempre meglio mettere in conto almeno un 10% di spese extra destinate agli inconvenienti o alle variazioni in corso d’opera decise dal committente.

Devi ristrutturare la tua casa?

Per qualsiasi dubbio, è sempre consigliabile consultare un professionista esperto per valutare tutta la documentazione necessaria prima di iniziare i lavori. Mettere la propria casa in mano a un progettista affidabile prima, e a una ditta esperta poi, ridurrà al minimo il rischio di errori o intoppi burocratici.

Se hai in programma lavori di ristrutturazione, ordinaria o straordinaria, per la tua casa in Sardegna contattaci per un preventivo o per un sopralluogo in tutta l’Isola.

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Acquistare una vecchia casa in Sardegna: idee e consigli per la ristrutturazione

Acquistare una casa è un momento cruciale nella vita di una famiglia: si sta scegliendo infatti il posto in cui si trascorreranno gli anni successivi, in cui accogliere amici e parenti per le feste, e in cui ci si può riposare al termine di una giornata di lavoro.

Chi compra una casa si trova immediatamente di fronte a tanti dilemmi. Il primo – davanti agli innumerevoli annunci immobiliari – è sicuramente se acquistare una casa di nuova costruzione oppure un vecchio immobile da ristrutturare. Entrambe le opzioni presentano pro e contro: se comprare un appartamento fatto e finito è una comodità, è anche vero che acquistare una casa da ristrutturare presenta notevoli vantaggi.

Ristrutturare una casa o un appartamento infatti ti permette di organizzare gli spazi secondo gusti ed esigenze personali e accresce il valore dell’immobile acquistato (solitamente a un prezzo molto conveniente rispetto a un immobile nuovo di zecca) generando quindi una plusvalenza importante all’atto della vendita se un domani si vorrà cambiare nuovamente casa.

In questo articolo cercheremo di analizzare i vantaggi della ristrutturazione di una casa, con un particolare focus sulla Sardegna.

Conviene ristrutturare una casa vecchia?

Se si deve acquistare una casa in Sardegna, sceglierne una da ristrutturare (e soprattutto nei centri storici dei paesi del Campidano, dove se ne trovano tantissime in vendita) può essere la scelta migliore per spendere di meno e per avere modo di organizzare gli spazi in base ai propri desideri e alle esigenze familiari. Nei piccoli centri, inoltre, mediamente i metri quadrati a disposizione sono maggiori e a un prezzo più basso, rispetto alle grandi città: per questo motivo in tanti optano per l’acquisto della prima casa in un paese, rispetto al piccolo appartamento cittadino.

Se si opta per un vecchio edificio da riqualificare ci sono numerosi vantaggi. Modificare la disposizione delle stanze, aprire nuove finestre per garantire un’illuminazione ideale in ogni stanza, realizzare di uno studio (per i propri ragazzi o per il lavoro dei tanti liberi professionisti o smart workers) o l’installazione di un sistema di riscaldamento di ultima generazione: tutte cose impossibili (o molto complicate) da realizzare se si acquista una casa di nuova costruzione.

Inoltre, parlando del punto di vista economico, i vantaggi sono fin troppo ovvii.  Una volta conclusi i lavori infatti, l’appartamento avrà guadagnato un valore di mercato nettamente superiore a quello di acquisto, che può anche raddoppiare se si usano soluzioni edilizie all’avanguardia.

Quanto costa ristrutturare una casa?

La domanda è lecita ma chiaramente non ha una risposta univoca. Partiamo subito con un consiglio: chiedere sempre un preventivo a una ditta di costruzioni certificata, per avere un’idea della spesa globale tra rogito e ristrutturazione.

Non è banale offrire ai lettori delle cifre generiche riguardanti i costi di ristrutturazione di una vecchia costruzione perché intervengono numerose variabili a determinare il prezzo finale, con oscillazioni importanti in base al tipo e al numero di modifiche richieste, alla metratura dell’edificio (il prezzo finale di ogni preventivo è determinato in base ai metri quadri dell’intervento), dai materiali e dagli impianti che si vorranno installare.

In Italia esistono tantissimi incentivi fiscali per chi ristruttura una vecchia casa migliorandone l’efficienza energetica. Dal Bonus Ristrutturazione, passando il Bonus Condizionatori e arrivando sino al Superbonus 90%, sono molteplici le possibilità di recuperare somme importanti sulla spesa (qui la guida completa alle detrazioni fiscali del 2023). Per questo motivo comprare una vecchia casa e ristrutturarla costituisce una delle migliori forme di investimento possibili.

A chi rivolgersi per ristrutturare una casa in Sardegna?

Prima di ristrutturare un vecchio immobile è importante consultare professionisti (geometri, architetti o ingegneri) che siano in grado di realizzare il progetto per la casa nuova, tenendo conto delle esigenze personali o familiari, comprese quelle relative al budget. Da non sottovalutare anche i vincoli (paesaggistici, centri storici, etc) e i permessi per ristrutturare, motivo ulteriore per affidarsi a esperti che possano aiutarci a orientarci in mezzo alla giungla burocratica del nostro paese.

Sin dalle primissime fasi è importante pensare non solo alle strutture architettoniche (opere murarie, impianti, cappotto termico), ma anche a quello che sarà la destinazione d’uso di ogni stanza e il relativo arredamento:  solo in questo modo si potranno fare tutte le scelte (posizione e dimensione degli infissi, dimensionamento e posizione degli impianti, punti luce, etc) nella maniera più oculata e ottimizzata possibile.

Il consiglio per la realizzazione dei lavori è sempre quello di affidarsi a una ditta certificata, come Global. In questo modo si può delegare la direzione dei lavori al professionista che ha realizzato il progetto, facendolo lavorare insieme a un team di operai e tecnici affidabili. Il risultato è garantito dall’esperienza e delle maestranze messe in campo dalla ditta, riducendo i problemi e il tempo passato in cantiere a prendere decisioni che possono essere delegate con fiducia ai tecnici.

Impianti, cappotto, infissi: ristrutturare per migliorare l’efficienza energetica

Per migliorare la classe energetica di una casa non basta solo rifare gli impianti, ma occorre anche installare degli infissi moderni capaci di isolare la casa dalle condizioni climatiche naturali. Gli infissi più datati non sono infatti adatti allo scopo: spifferi e vetri sottili rendono le vecchie case delle “spugne” in grado di assorbire la temperatura dall’esterno.

L’installazione di pannelli isolanti (ottimi anche per l’acustica) è un ottimo sistema per migliorare l’efficienza energetica della casa. Un cappotto isolante rende un appartamento molto più confortevole e ne aumenta sensibilmente il valore commerciale.

A questo, ovviamente, deve accompagnarsi anche un rinnovamento degli impianti. Più un immobile è datato, più sono probabili guasti al sistema idraulico, alle tubature del gas o all’impianto elettrico. In alcune situazioni è possibile effettuare delle riparazioni mirate, ma in linea di massima è conveniente sostituire gli impianti. Caldaie e climatizzatori di ultima generazione garantiscono efficienza e consumi ridotti. Installando pannelli fotovoltaici inoltre sarà possibile produrre energia e abbattere il costo della bolletta elettrica.

Sempre nell’ottica del miglioramento dell’efficienza energetica, si può pensare a una casa dotata di domotica: grazie alle più moderne tecnologie è possibile controllare da remoto, tramite smartphone, elettrodomestici e sistema di riscaldamento, ottimizzando i consumi.

Personalizzare la casa da ristrutturare

Ristrutturare una casa offre possibilità di scegliere tutti i materiali e finiture, dai pavimenti ai bagni, dal colore delle pareti alle porte fino all’arredamento: tutto può essere personalizzato in base allo stile di chi abiterà la casa. In quest’ottica l’acquisto con ristrutturazione è sicuramente una scelta migliore rispetto all’acquisto di un immobile personalizzato da altri.

Devi ristrutturare la tua casa?

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Cura del Verde

L’importanza della gestione e cura del verde: il nostro impegno per un futuro sostenibile

In un mondo sempre più urbanizzato, la gestione e la cura del verde sono diventate tematiche fondamentali per la salute e il benessere delle persone, oltre che per la sostenibilità ambientale. Sia che si tratti di spazi pubblici come parchi e giardini, o di aree verdi private come cortili e giardini domestici, il mantenimento di queste aree è cruciale per creare un ambiente sano, favorire la biodiversità e migliorare la qualità della vita delle comunità.

Esploriamo l’importanza di investire nella gestione e cura del verde, sia a livello pubblico che privato.

Benefici ambientali

La gestione e cura del verde offrono una serie di benefici ambientali significativi. Queste aree fungono infatti da “polmoni verdi”, assorbendo anidride carbonica e producendo ossigeno, contribuendo quindi a un contesto più vivibile e salutare. Inoltre, le piante e gli alberi aiutano a ridurre l’inquinamento atmosferico, assorbendo sostanze nocive e filtrando l’aria. La presenza di vegetazione, soprattutto in un contesto urbano, aiuta anche a controllare l’erosione del suolo e a prevenire allagamenti, fornendo un sistema di drenaggio naturale. In estate, contribuisce ad abbassare le temperature, che in assenza di vegetazione e ombra, in Sardegna tende a salire vertiginosamente, rendendo meno confortevole la vita in città.

Inoltre, la gestione e la cura del verde svolgono un ruolo essenziale nella conservazione della biodiversità. Le aree verdi forniscono habitat per piante, animali e insetti, contribuendo alla diversità biologica. La creazione di corridoi ecologici e l’uso di piante autoctone aiutano a ripristinare gli ecosistemi e a favorire la presenza di specie native. Inoltre, le aree verdi possono fungere da rifugi per le specie in pericolo, consentendo loro di prosperare e riprodursi.

Benefici per il benessere psicofisico

Le aree verdi svolgono un ruolo cruciale anche nel miglioramento della salute e del benessere psicofisico delle persone. La vicinanza alla natura e la possibilità di trascorrere del tempo all’aperto sono collegati a numerosi benefici fisici e mentali. Studi hanno dimostrato che il contatto con la natura riduce lo stress, migliora l’umore, aumenta la concentrazione e favorisce il recupero da affaticamento mentale. Inoltre, le aree verdi offrono spazi per l’attività fisica, promuovendo uno stile di vita sano e attivo.

La gestione e cura del verde non riguardano solo le autorità pubbliche, ma coinvolgono attivamente anche la comunità locale. Il coinvolgimento dei cittadini nella pianificazione e manutenzione delle aree verdi promuove un senso di appartenenza e di responsabilità, creando comunità più coese e solidali. I progetti di giardinaggio comunitario e le iniziative di educazione ambientale possono promuovere la consapevolezza e l’apprezzamento per l’importanza del verde.

Global Società Cooperativa Sociale

Scegliere di dedicare tempo ed energie alla cura del verde è un impegno verso un mondo più verde e sostenibile per le generazioni future. Per questo, tra i numerosi servizi offerti dalla Global, abbiamo scelto anche di occuparci di manutenzione, gestione e cura delle aree verdi urbane.

La nostra azienda infatti si occupa di decespugliamento, raccolta e trasporto fogliame, diserbo e sfalcio erba, piantumazione fiori e piante, semina, concimazione, potatura cespugli, siepi arbusti ed alberi ornamentali, recupero o creazione di giardini e aiuole, installazione e rigenerazione di manti erbosi, impianti di irrigazione automatizzati. Il tutto, presso aree pubbliche o private.

Cura del verde quindi a 360°: partendo dalla progettazione, sino alla realizzazione vera e propria, per arrivare alla manutenzione delle aree verdi in realizzazione o già realizzate, alla manutenzione di giardini privati e pubblici, fino alla progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti di irrigazione.

Le Amministrazioni Pubbliche, così come i privati cittadini, trovano in Global un valido interlocutore per la realizzazione e riqualificazione dell’arredo urbano, per censimenti botanici, per la manutenzione straordinaria e per piani di manutenzione programmata associati a sistemi informativi geografici (GIS).

Contattaci subito

  • Global Società Cooperativa Sociale
    via Villacidro 106, 09037,
    San Gavino Monreale (VS), Sardegna
  • Tel & Fax: +39 070 2348800
  • Mail: info@globalsocietacooperativa.com
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