L’autunno è alle porte e con la fine del caldo e della bella stagione torna il problema dell’umidità in casa, annoso e di difficile risoluzione in molte aree della Sardegna.
I sintomi più evidenti dell’eccessiva umidità di un edificio sono la condensa sulle finestre, la muffa sulle pareti o sui mobili, la pittura sulle pareti con bolle o scrostature. Tutto questo è disastroso per l’estetica dell’abitazione ma soprattutto per la salubrità degli ambienti domestici. Non sempre è facile trovare una soluzione definitiva: il punto di partenza, comunque, è cercare di capire le cause dell’umidità per poter intervenire con gli opportuni rimedi.
Le cause possono essere molteplici: la condensa che si forma per un’areazione insufficiente degli ambienti, oppure la risalita dell’umidità dal terreno, o ancora infiltrazioni di acqua piovana dai muri o dal tetto.
Le conseguenze sono di tipo strutturale, con danni anche molto evidenti alla casa, ma l’umidità influisce moltissimo anche sulla salubrità dell’aria. Le muffe diffondono spore che possono causare problemi respiratori, irritazioni e allergie. Una ambiente domestico umido rappresenta un rischio anche per le persone sensibili che soffrono di malattie croniche o che hanno un sistema immunitario debole, come gli anziani.
Come riconoscere la presenza di umidità in casa?
Ecco alcuni dei segnali più comuni che consentono di individuare la presenza di umidità eccessiva in casa:
- condensa sui vetri che non si dissipa rapidamente;
- macchie nere di muffa o depositi di salnitro sulle pareti o sul soffitto;
- odore di muffa;
- vernice scrostata, carta da parati gonfia, intonaco danneggiato;
- macchie di umidità scolorite sulle pareti;
- battiscopa allentati, danneggiamento o scolorimento del rivestimento del pavimento;
- goccioline negli angoli della stanza.
Se qualcuno di questi “segnali visivi” è presente in una casa, è consigliabile contattare un professionista il prima possibile, per valutare al meglio le possibili soluzioni e intervenire rapidamente, prima che i danni diventino insanabili. Spesso soluzioni fai-da-te “nascondono” il problema senza risolverlo, anche perché le soluzioni proposte saranno differenti in base a ciò che causa effettivamente l’eccesso di umidità nello stabile.
Se si tratta di umidità da risalita capillare, ad esempio, si può iniettare un gel idrorepellente nelle pareti. Questo prodotto si espande nella muratura impermeabilizzando le pareti esterne della casa, impedendo all’acqua sotterranea di risalire.
Se si tratta di umidità da condensa, significa che l’areazione è insufficiente. Oltre ad aprire in maniera naturale e costante le finestre, una soluzione potrebbe essere l’installazione di un sistema di ventilazione e purificazione dell’aria.
Se invece l’acqua piovana entra in casa dalle pareti si parla di infiltrazioni. La soluzione è quella di impermeabilizzare la facciata, riparando eventuali crepe ed effettuando un trattamento con un rivestimento trasparente idrorepellente. Se la facciata ha subito danni molto importanti, probabilmente sarà necessario un intervento di ripristino o un rivestimento della facciata con materiali impermeabili.
Può anche capitare che l’umidità in eccesso derivi da una perdita dell’impianto idraulico. In questi casi le macchie sulle pareti e la muffa sono circoscritte e in corrispondenza del passaggio di un tubo. In questi casi, un idraulico potrà aiutarvi a risalire al punto esatto della rottura: non sempre è necessario rompere pareti e pavimenti, quindi i costi potrebbero essere comunque contenuti, se si interviene tempestivamente.
Rimedi contro l’umidità in casa
Il fattore più importante è l’adeguata ventilazione delle stanze, anche di quelle senza finestre (ad esempio, un bagno cieco). Nei casi in cui sia impossibile l’areazione naturale, è bene prevedere un sistema di ventilazione. Anche un condizionatore moderno, in modalità “deumidificatore” aiuta sensibilmente a ridurre il livello di umidità domestico. Tra i comportamenti sconsigliati, invece, c’è l’abitudine di stendere panni ad asciugare dentro casa, docce molto lunghe che producono quantità importanti di vapore acqueo e il mancato utilizzo delle cappe in cucina.